La struttura che accoglie l’enoteca, di proprietà demaniale, versava in stato di degrado fino a quando, negli anni 90, gli attuali gestori, senza alcuna sovvenzione, hanno finanziato interamente il restauro conservativo dell’immobile, con opere di consolidamento strutturale oltre al recupero e ripristino delle macine e dei macchinari originali grazie al lavoro di sapienti artigiani, facendo realizzare anche la ruota in legno, sulla base di alcuni disegni originali, che caratterizza oggi l’esterno del complesso.L’intervento, finalizzato al recupero della memoria, ha restituito così a Dolo uno degli storici punti d’incontro della comunità. Il compositore Giovanni Utemberger, premio Sessola d’argento Molini di Dolo, ha dedicato al complesso la leggenda de “Il Gobbo dei Molini”.